Ieri in tribunale l’udienza di opposizione all’archiviazione L’appello: «Io orfano dei miei figli che non mi fanno vedere»
Da 4 anni dice di esser diventato «orfano» dei suoi figli. E per far valere i suoi diritti di padre separato, cui vengono negati i diritti di vedere e stare con i propri figli, il signor F. non ha risparmiato critiche e denunce: ieri una delle tante che ha presentato attraverso il suo legale, Patrizia Micai, è stata dibattuta davanti al gip Monica Bighetti e al pm Nicola Proto. Una causa che vede sotto accusa i servizi sociali, una psicologa e una assistente sociale, per presunte omissioni d’atti d’ufficio. Reato che la procura ha ritenuto insussistente e pertanto ne ha chiesto l’archiviazione perchè non vi sono gli estremi per proseguire nell’azione giudiziaria. Di parere diverso il padre separato e il suo legale che hanno presentato opposizione all’archiviazione, e pertanto ieri in aula è stata discussa la questione. Il giudice si è riservato di decidere in merito, e avrà 5 giorni per farlo. Questa però, dicevamo è una delle tante cause giudiziarie che vedono protagonista questo padre separato, in di diversi ruoli di accusatore e accusato. Poichè come lo stesso F. spiegava in una lettera pubblicata giorni fa sul nostro giornale «da 4 anni sto facendo una battaglia per vedere riconosciuti i miei diritti di genitore e di dare una serenità ai miei figli». Tuttavia è bene ricordare che proprio questa battaglia ha lasciato strascichi giudiziari visto che sono aperti vari procedimenti a carico dello stesso padre separato, verso la ex moglie, anche per stalking. Atteggiamenti sui quali la magistratura deve far luce, per cui lui stesso nella lettera a la Nuova spiegava così:
«In questi anni ho incontrato una montagna di problemi, creati in primis dalla mia ex moglie che, pur avendo chiesto e ottenuto la separazione, si comporta come se volesse tenere i nostri figli tutti per sè, non lasciandoli liberi di esprimere i loro sentimenti affettuosi verso di me».
Da qui le tensioni con tutti, servizi sociali e giudici minorili. E tra queste tensioni, il rapporto con i figli si è più che deteriorato e non per volontà del signor F. «Spero che questa battaglia che sto conducendo insieme a persone di cui mi fido come il mio legale e la mia consulente non sia fine a se stessa, ma serva prima di tutto a me e ai miei figli, poi a chi ama i propri figli, ma rischia di trovarsi orfano degli affetti da un giorno all'altro».
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